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Giulia Rossi

Biografia

Giulia Rossi vive a Mestre ed è laureata in Filosofia a Ca’ Foscari. Si occupa di comunicazione e formazione in ambito digitale per una società del sistema Confindustria attiva a Treviso e Pordenone.“Il club dei perdenti”è il suo secondo romanzo, dopo il fortunato esordio con “È così che si fa”.

TRAMA DEL LIBRO

Perché quando c'è vento forte, è così che si fa»
Se chiedessimo al professor Federico Gastaldi quando tutto è cominciato, lui risponderebbe d’istinto: «Quel pomeriggio d’ottobre. Proprio nel momento in cui mia moglie aveva più bisogno di me, io avevo altro per la testa e non ho nemmeno sentito il telefono. Da allora mi è andato tutto storto, e ho commesso fin troppi sbagli...» Questo romanzo, invece, inizia qualche mese dopo, una mattina di maggio, quando a scuola – un liceo classico di una cittadina di provincia – viene trovato un biglietto anonimo che subito viene fotografato e condiviso sulle chat di WhatsApp. È una confessione, uno sfogo, forse una lettera d’addio. Per gli insegnanti, l’autore è di sicuro uno studente, ma chi? L’ultimo a sapere dell’accaduto è come al solito Federico, che tornato a casa si accorge di avere il telefono pieno di notifiche. Legge i messaggi allarmati dei colleghi, infila la mano nella tasca dei pantaloni e impreca... Ha perso quello stupido biglietto, scritto di getto all’alba, e proprio nei corridoi della scuola! Nel giro di un paio di giorni, il biglietto diventa virale su Facebook e la storia monta a tal punto da interessare persino giornali e televisione. Ma un risvolto positivo in questa faccenda c’è. Mentre è freneticamente impegnato a non farsi scoprire e a proteggere la sua vita privata dalla curiosità dei social, Federico ha l’occasione di affrontare tutto ciò che è accaduto da quel famoso pomeriggio di ottobre a quella mattina di maggio. E così anche noi lettori, rivelazione dopo rivelazione, impareremo a conoscere davvero Federico, un brav’uomo che si è scoperto fin troppo fragile, al punto da commettere un ultimo, imperdonabile errore. Vittoria, una moglie allo stesso tempo presente e assente. E Matilde, una studentessa diversa dalle altre: testarda, intelligente e... innamorata. E assieme a loro ci renderemo conto che non c’è più posto per alibi, bugie e scorciatoie. Perché tutti noi sbagliamo nella vita, l’importante è avere la forza e il coraggio di riscattarci.

VIDEO DELLA SERATA

TRAMA DEL LIBRO

Può un romanzo riscattare gli sbagli compiuti nella vita? Può la vita essere all'altezza di un romanzo? È una gelida notte d'inverno. In una cittadina di provincia, un senzatetto dorme al riparo d'un porticato, quando un gruppo di ragazzi si avvicina e gli dà fuoco. Salvato per miracolo, il barbone viene ricoverato in terapia intensiva, ma la sua identità rimane un mistero: non ha con sé documenti e nessuno va a chiedere di lui all'ospedale. Una delle poche cose salvate dal fuoco è il suo zainetto, dove c'è una copia del romanzo del giovane scrittore Lorenzo Fabbri. Lorenzo apprende la notizia casualmente, dal telegiornale, mentre cena. Non dà importanza al ritrovamento del suo libro: il successo è stato tale da giustificare la sua presenza nello zaino di qualsiasi sconosciuto. In seguito, però, emergono altri particolari e in lui si insinua il dubbio: quel senzatetto è davvero un estraneo o la storia raccontata nel romanzo li lega a doppio filo? Una storia ispirata all'estate di vent'anni prima, quando, per vincere la noia delle vacanze in città, Lorenzo aveva fondato il Club dei perdenti insieme con altri tre ragazzini come lui: Sara, Giacomo e soprattutto Ema, il suo migliore amico dalla vita sghemba, l'unico ad avere il coraggio di fronteggiare i bulli della scuola e dotato di un talento straordinario per il disegno. Nel corso di quell'estate, Lorenzo aveva scoperto il valore dell'amicizia e la passione bruciante per le parole. Ma poi era successo qualcosa, qualcosa che aveva cambiato tutto... Per Lorenzo, il presente diventa allora l'occasione per sbrogliare una volta per tutte il passato, riportando alla luce volti, storie e sentimenti ormai sopiti. Ma può un romanzo riscattare gli sbagli compiuti nella vita vera? E può la vita essere all'altezza di un romanzo?