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MATTEO BUSSOLA

 
 
08.06.2022

MATTEO BUSSOLA

Matteo Bussola nasce a Verona nel 1971 ed è un fumettista, scrittore e conduttore radiofonico italiano, laureato in architettura allo IUAV di Venezia. Prima di intraprendere la carriera di fumettista è stato progettista edile, ma all’età di 35 anni ha deciso di investire nella sua passione per il disegno a fumetti, trasformandola nella sua professione.
Oltre a collaborare con diverse case editrici di fumetti (Eura Editoriale, Star Comics, Sergio Bonelli Editore e le francesi Soleil Productions e Humanoides Associés) crea insieme alla compagna Paola Barbato il web comic “Davvero” che poi diventa anche cartaceo.
Esordisce come scrittore con “Notti in bianco, baci a colazione” (Einaudi Stile Libero) che diventa un best seller tradotto anche in Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti e diversi altri paesi e da cui è stato tratto un film uscito pochi mesi fa.
Oltre a pubblicare per Einaudi Stile Libero (“Sono puri i loro sogni”, “La vita fino a te”, “L’invenzione di noi due”, “Il tempo di tornare a casa”) pubblica anche per Salani (“Viola e il blu”).
Conduce in radio la trasmissione “I padrieterni” con Federico Taddia su Radio24.

 
 

PAOLA BARBATO

Autrice poliedrica, Paola Barbato nasce a Milano nel 1971 e cresce a Desenzano sul Garda per cui si definisce “fieramente bresciana”.
Si cimenta in fumetti, testi teatrale, Autobiografie, diari e lettere durante la sua gioventù.
Comincia la sua carriera di sceneggiatrice con i fumetti di Dylan Dog per la Sergio Bonelli Editore. Spazia poi anche in altre produzioni.
Nel 2006 viene pubblicato il suo romanzo “Bilico”, seguito nel 2008 da “Mani Nude” che vince il “Premio Scerbanenco” e poi “Il filo rosso” nel 2010.
Nel 2009 Co-sceneggia la fiction “Nel nome del male” per Sky.
Scrive molti altri libri spaziando dal thriller fino ai libri per bambini.
Presenterà il suo nuovo thriller in uscita a fine maggio.

 
PAOLA BARBATO

LA CATTIVA STRADA

«Sei finito in una cosa troppo grossa e troppo brutta per te, fratello, ma adesso la facciamo passare.» E invece non sarebbe passata. Ora, la strada è tutto ciò che hai. Non avrebbe mai dovuto aprire quella scatola. Lo sapeva, era una delle regole non scritte dell’accordo. Invece quella volta lo aveva fatto. E sarebbe stata la sua condanna. Giosciua Gambelli non ha mai preteso molto dalla vita e la vita lo ha ricambiato allo stesso modo. Ora però, passati i trenta, ha trovato qualcosa in cui è davvero bravo. È un corriere, di che cosa non lo sa esattamente. Non ha nessuna ambizione, nessuna curiosità. Mai una domanda, mai un ritardo. Forse è proprio per questo che lo hanno scelto. Una notte, dopo aver visto ciò che sta trasportando, capisce di essere in trappola e di dover fare qualcosa che non ha mai osato prima: disubbidire. E tutto cambia per sempre. Prima viene travolto dallo smarrimento, quando pensa a un controllo della polizia. Poi dalla paura, se i mittenti scoprissero che lui ha visto. Da adesso in avanti sarà un testimone. E ha guardato troppi film per non sapere che fine fanno. Ma quando alcuni agghiaccianti indizi gli fanno capire che chi lo ha ingaggiato è lì, vicino, e controlla ogni sua mossa, comprende anche che c’è un’unica cosa da fare: fuggire. E c’è un unico luogo in cui non può accadergli nulla: l’autostrada su cui sta viaggiando e da cui non può più uscire. Paola Barbato non racconta mai la stessa storia e ogni volta riesce a sorprenderci con la sua capacità di vedere il male nascosto negli anfratti meno inquietanti della nostra quotidianità. Che sia un cellulare, una casa o una strada, la tensione che riesce a trasmetterci cresce a ogni libro. E, proprio per questo, non smetteremmo mai di leggerla.
Presenterà il suo nuovo thriller in uscita a fine maggio.

 
MATTEO BUSSOLA

IL TEMPO DI TORNARE A CASA

«Vivere, in fondo, non è che una serie di storie che si chiudono e si aprono, un continuo stringere la presa e lasciar andare. Una catena infinita di incontri e di addii».

Quante esistenze attraversano una stazione affollata. Dietro i volti delle persone in fila all’edicola o al bancone del bar si nasconde un groviglio di desideri e paure, di dolori e speranze. C’è una donna che non deve partire, eppure resta seduta lí, le borse della spesa ai piedi. C’è un padre che ha smarrito il figlio, e un uomo che sta per separarsi dalla donna della sua vita. C’è un marito che vede un enorme coniglio accanto a sua moglie ogni volta che la guarda, una ragazza che riceve messaggi inattesi, un ragazzo che ha preso una decisione irreversibile. C’è il mistero indecifrabile di ogni incontro capace di farci cambiare strada, e il terrore dell’abbandono sempre dietro l’angolo. Poi c’è uno scrittore con un buffo berretto giallo che si aggira fra i binari dopo aver perso il treno, ed è impaziente di salire sul prossimo. Perché sa che alla fine del viaggio troverà la sua famiglia ad aspettarlo. Perché «l’amore ha sempre, sempre a che fare con qualcuno in grado di riportarti a casa».

«Ci sono persone che passano la maggior parte della vita ad aspettare. Aspettano l’amore giusto, il momento adatto, il mantenimento di una promessa, la conclusione di una sofferenza, la rimarginazione di una ferita. Attendono che qualcuno finalmente le veda. Poi un giorno, senza preavviso, si alzano in piedi tra la folla e decidono che è ora».