Giampaolo simi
Giampaolo Simi è nato a Viareggio nel 1965.
Inizia la sua attività di scrittore nel 1997 vincendo il premio “Nino Savarese” con “Il buio sotto la candela”.
Nel 2001 arriva in finale al “Premio Scerbanenco” con “Direttissimi altrove” e “Tutto o nulla”.
“Rosa elettrica” (2007) stata in finale al “Premio Fedeli”.
La popolarità arriva con i romanzi pubblicati per Sellerio che hanno come protagonista Dario Corbo (“Cosa resta di noi”, “La ragazza sbagliata” e “Come una famiglia”).
I suoi libri sono pubblicati in Francia.
È presente in numerose antologie edite da Piemme, Garzanti ed Einaudi.
Collabora con i quotidiani “Il Tirreno” e “Repubblica”.
Ha ricevuto diversi premi tra cui il premio alla carriera “Lama e Trama”, il “Premio Pea”, il “Premio Scerbanenco – La Stampa” e il “Premio letterario Chianti”.
Lavora anche come soggettista e sceneggiatore. È il creatore di “Nero a metà” con Claudio Amendola di cui si vedrà presto la terza stagione. Ha lavorato alla quinta stagione di “RIS” e alle tre stagioni di “RIS Roma”. Ha scritto il film diretto da Stefano Sollima “Luce del Nord” tratto dal suo racconto omonimo.
Autore anche del documentario “Arrivederci Saigon” scritto a 4 mani con la regista Wilma Labate, presentato alla 75° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Da noi presenterà il nuovo romanzo con protagonista Dario Corbo, sempre edito da Sellerio.
senza dirci addio
Dario Corbo è stato per vent’anni un cronista di nera. Da questo passato ha ereditato i modi spicci e la capacità di sentire odore di bruciato quando si presenta. Diventato da un paio d’anni il braccio destro di Nora Beckford, figlia di un grande artista che è stata l’imputata di un omicidio reso celebre anche dagli articoli dello stesso Corbo, riceve una notizia lancinante. La ex moglie Giulia è morta, travolta da un pirata della strada. Un colpo inaspettato che lo trova proprio nel giorno in cui il figlio Luca affronta la prima udienza di un brutto processo.
Di fronte alla rabbia del figlio che non si dà pace e minaccia di vendicarsi sul compagno della madre che ritiene colpevole, decide di far luce su alcuni punti oscuri della faccenda. Lo incoraggia ad andare avanti l’indiscrezione del maresciallo che dirige le indagini, sua vecchia conoscenza: al comando non hanno nessuna intenzione di approfondire.
Invece Dario scorge troppe ombre: tra l’altro, come mai è sparito il cellulare di Giulia con tutte le tracce elettroniche? Ma soprattutto: che ci faceva Giulia nel buio della campagna toscana più sperduta?
A ogni tentativo di risposta altre domande man mano crescono di mistero: sui rapporti tra l’ex moglie e i suoi recenti datori di lavoro, la gallerista rampante Maddalena Currè e il suo compagno, broker di borsa, Cosimo Roi; sulle dubitabili expertise del noto professore di antichità archeologiche Bruno Weber; sui quadri di anonimi artisti venduti a peso d’oro. Ma il sospetto di una realtà delittuosa diventa certezza da una via traversa: lì accanto al luogo dell’incidente mortale, un cascinale abbandonato era stato anni prima il teatro della strage di una famiglia innocente; ai tempi era sembrato un caso risolto, ma adesso l’esperto cronista di nera ricorda e può collegare fatti vecchi e nuove risultanze.
Le trame di Giampaolo Simi appaiono già dalle prime pagine ricchissime di situazioni articolate, svolte inattese e personaggi sfaccettati. Sono forse questa complessità di costruzione narrativa e la sapienza di intreccio logico a rendere fluido eppure misterioso l’andamento dei suoi romanzi e convincenti ma insieme sorprendenti gli esiti. E, grazie alla spesso insolente ironia del protagonista, l’autore svela il contrasto stridente tra la patina raffinata e alla moda di certi personaggi e le ombre oscure che proiettano.